Abbiamo un oleandro in vaso e sta fiorendo.

Ogni anno è il nostro orgoglio perché ci crea una macchia di colore che ci ricorda tanto il posto dove, non visti, abbiamo tagliato una talea per portarcela a casa, sul nostro terrazzo. Ma quest’anno c’è qualcosa che non va: le foglie, che fino a due settimane fa erano di un bel verde intenso, adesso appaiono come un po’ ingiallite, macchiettate di piccoli punti giallastri e ogni giorno la situazione sembra peggiorare.

Manca qualcosa, ci chiediamo: forse un po’ d’acqua, forse il concime. Invece ci manca una lente d’ingrandimento. Se ce l’avessimo vedremmo tra le foglie delle sottili ragnatele e sotto le foglie dei minuscoli parassiti a sei zampe che si muovono continuamente.

È il cosiddetto ragnetto rosso, un acaro tanto temibile quanto piccolo. Succhia la linfa dalle foglie e indebolisce la pianta che rischia di essere defoliata nel giro di qualche settimana. Cosa fare?

Innanzitutto, se possiamo, spostiamo la pianta sotto la doccia e laviamola molto bene: ne elimineremo alcuni. Poi teniamola bagnata, nel senso di nebulizzare spesso dell’acqua sulle foglie: il ragnetto rosso non ama l’acqua. Infine, se anche così non riusciamo ad eliminarlo, spruzziamo un insetticida acaricida. Teniamo l’insetticida come ultima risorsa perché il piccoletto ha anche un’altra caratteristica: si adatta agli insetticidi e la nuova generazione che nasce dalle larve eventualmente presenti sulle foglie sarà insensibile al prodotto che abbiamo spruzzato e rischiamo perciò, dopo due settimane, di trovarci nella stessa condizione di partenza.