Quando cerchiamo o troviamo una bella piantina il nostro istinto è, di solito, quello di riempire il vaso che abbiamo con due o tre esemplari della stessa specie.

Questo meccanismo è un po’ indotto dalla convinzione che le piante non vadano mescolate perché bisogna avvicinare tra loro solo piante con le stesse esigenze. Questo, in linea di principio, è vero: non metteremo nello stesso vaso una begonia e una pianta grassa perché oggettivamente molto diverse tra loro in fatto di esigenze idriche e di terreno. Ma la maggior parte delle piante verdi hanno esigenze analoghe e mescolarle tra loro ci può dare dei risultati assolutamente più entusiasmanti.

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In linea teorica dovremmo sempre mettere insieme piante alte e piante basse in modo da formare un tutt’uno armonico; giochiamo sulle dimensioni, ma anche sul colore del fogliame, sulla grandezza delle foglie, sul diverso portamento. Far vivere nello stesso vaso una begonia e un’edera non è peccato. Anzi, ci accorgeremo presto che la prima beneficia dell’umidità trasmessa dalla seconda e che la seconda apparirà ancora più bella vicino alla prima.
Per cimentarsi in queste composizioni, che prevedono variabili pressoché infinite e dettate solo dalla nostra fantasia, possiamo sicuramente sfruttare le piante più piccole e meno costose che possiamo trovare al mercato o nel vivaio di nostra fiducia.

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Quello che è importante, per andare sul sicuro, è scegliere un vaso che ci consenta di fornire alle piante l’umidità costante senza impazzire nel dover capire quanto beve una o l’altra. Il vaso Brezza di Bama, sotto questo aspetto, appare vincente.

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Oltre che essere un bell’oggetto di arredamento, grazie alla sua riserva d’acqua assicura alle piante un terriccio sempre umido, mai intriso, la condizione ideale per farle sviluppare. Basta acquistarne uno e trovargli una buona posizione luminosa.

Acquistiamo anche delle piantine e lasciamole inizialmente con il loro vasetto accostate tra loro all’interno del Brezza. Lasciamole nella posizione stabilita per qualche giorno, finché ci convince l’accostamento o proviamone un altro, sempre senza togliere le piantine dal vasetto. Quando siamo certi di un accostamento ideale, interriamole, concimiamole e godiamoci la loro crescente bellezza nella nostra casa.