A San Valentino è giustamente tutto uno scambio di fiori e di baci. Sui secondi non possiamo ovviamente dare consigli, ma sui primi, l’eterno problema è: come farli durare?

Ci sono alcuni piccoli trucchi per farli durare a lungo in acqua.
Innanzitutto, tagliamo sempre uno o due centimetri del gambo, ma facciamolo tenendolo in un contenitore pieno d’acqua: in questo modo i capillari del fusto non verranno otturati da piccole bollicine d’aria.

Alcuni gambi hanno al loro interno del lattice; questa sostanza potrebbe, solidificandosi, ostruire parzialmente il fusto. Per evitarlo, sciacquiamo la parte tagliata sotto l’acqua tiepida.

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Altri fiori prevedono un fusto cavo (i girasoli, gli agapanti, gli amarilli, ad esempio). Per questi il trattamento migliore è cauterizzare il punto tagliato sulla fiamma di un fornello: bastano pochi secondi ovviamente.

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Infine, ci sono quelli il cui fusto appare legnoso o quasi (è il caso della rosa, ad esempio). Per permettere un migliore assorbimento dell’acqua, schiacciamo l’ultimo centimetro di fusto con un martello o un batticarne.

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Per le rose a stelo lungo, in particolare, è importante tagliare ogni giorno uno o due centimetri di fusto e rinnovare l’acqua tutti i giorni.

Esistono prodotti che forniscono sali minerali utili per prolungare la vita dei fiori; se li troviamo, usiamoli con tranquillità. Diversamente, possiamo usare un pezzetto di aspirina o una punta di zucchero.
Se nel mazzo che ci regalano, ci sono dei narcisi, non mettiamoli mai nello stesso vaso d’acqua con altri fiori; i narcisi resistono, ma gli altri muoiono velocemente.