Il mio terrazzo misura 4×5 metri; lo considero modesto, ma in fondo è “un signor terrazzo. La possibilità di mangiare in quattro, di stendersi su una sdraio a prendere il sole o a leggere un libro ne fanno a tutti gli effetti un locale in più veramente impagabile nella bella stagione.

Unico difetto: la vicinanza di altri terrazzi e la possibilità che i vicini ti guardino in casa. Insomma, manca la privacy e questo riduce in parte l’utilizzo che si può fare di questo spazio. Ho provato a pensare allora a una soluzione radicale, qualcosa che mi permettesse di valorizzare al massimo il mio spazio, rendendolo veramente mio, lontano dagli sguardi e degno di uno spazio verde all’altezza delle mie aspettative. Il tutto, ovviamente, senza spendere un capitale.

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Iniziamo col dire che il pavimento con le mattonelle di capitolato sono proprio tristi, belle come terrazzo, ma tristi come spazio verde. Prima operazione dunque: ricoprirlo con un tappeto di erba artificiale, di quella usata sui campi di calcetto. Non vi piace? C’è sempre la possibilità di mettere dell’erba vera in rotolo su un letto di sabbia e terriccio (bastano due dita). Più bello, ma più costoso e impegnativo (l’erba va tagliata e annaffiata). Il prato finto fa la sua bella figura, credetemi. Il contorno prevede una serie di Fioriere Separé (80×40 cm) complete di griglia posteriore per far rampicare le piante. Io ho piantato il finto gelsomino (Trachelospermum jasminoides) – due piante per vaso –  in modo da formare una parete verde e, in estate, profumatissima di fiori. A mezza luce ho optato invece per delle piante di clematide in diversi colori, che tappezzassero le pareti e illuminassero con i oro colori il terrazzo anche alla sera. Dal momento che sono piante di scarse esigenze alla base ho messo una serie di piante da fiore – surfinie, tagete, nasturzi – che riempiono la superficie del vaso e la arricchiscono. Nelle zone meno luminose ho invece messo delle Azalee, due per vaso, con una semplice edera che facesse da sfondo a ricoprire la grata. Dovunque guardo ora c’è del verde e ci sono fiori e quando mi sdraio a leggere o mi siedo a scrivere è come essere in giardino.