Quando acquistiamo una nuova pianta le domande sono sempre le stesse: la dobbiamo rinvasare? Quanto deve essere grande il nuovo vaso? Quanto la devo bagnare?

Ad alcune domande possiamo rispondere da soli. Se la pianta che abbiamo appena acquistato è bella e florida nel vaso che la contiene, probabilmente non ha bisogno di un vaso più grande, non immediatamente almeno. Rinvasiamola subito se vediamo fuoriuscite le radici dal foro di drenaggio alla base del vaso o se, estraendola dal vaso, constatiamo che le radici avvolgono l’intero pane di terra. Non rinvasiamo comunque mai se la pianta è in piena fioritura. È il caso, in questo periodo, della camelia sasangua. Attendiamo sempre la fine della fioritura per il rinvaso. Anche la presenza di boccioli è da considerare un momento delicato (è il caso della camelia japonica che fiorisce in primavera ma adesso ha i boccioli che si ingrossano) ed è meglio evitare qualsiasi trapianto. Tutte le altre piante, comprese quelle verdi, che sono generalmente in riposo vegetativo durante l’inverno possono essere rinvasate anche in queste settimane.

Per la grandezza del vaso consideriamo che non è la quantità di terra fondamentale per lo sviluppo della pianta, quanto piuttosto la sua qualità. Non lesiniamo allora sulla qualità del terriccio: scegliamolo in sacco (abbiamo la certezza dell’assenza di larve, parassiti e uova) e usiamolo mescolato a una modesta quantità di concime granulare (inutile esagerare, specialmente in inverno). Scegliamo un vaso appena più grande di quello in cui è contenuto la pianta: se la pianta è alta, scegliamo un vaso alto che offra maggiore stabilità.

I vasi a riserva d’acqua sono ideali per le piante d’appartamento perché assicurano una costante umidità a livello delle radici. Riempiamo lo spazio ala base del vaso destinato alla riserva di acqua con argilla espansa, mettiamo la terra una manciata alla volta premendo un poco di tanto in tanto per evitare sacche d’aria e annaffiamo abbondantemente dopo il rinvaso per bagnare bene tutto il terriccio e assestare la pianta. Se desideriamo limitare l’evaporazione dell’acqua dal vaso e mantenere un’umidità costante, distribuiamo sulla superficie della terra della corteccia (meglio se tenuta a bagno dalla sera prima). Se la pianta cresce e si sviluppa velocemente, l’anno prossimo a primavera dovremo rifare l’operazione usando un vaso appena più grande e nuovo terriccio. Quando la pianta ha raggiunto il suo massimo sviluppo, ci basterà invece sostituire il primo strato di terra con terriccio di qualità, ben concimato.

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