Parliamo del papiro, una pianta che tutti possiamo tenere in casa con soddisfazione e che porta con sé una storia millenaria.

Parlare di papiro è pensare inevitabilmente al Nilo e agli antichi Egizi che già 5.000 anni fa lo utilizzavano per quello che certamente può essere definito il primo supporto cartaceo della storia.

A noi interessa perché è una pianta che ha bisogno solo di una posizione luminosa in casa (ma lo abbiamo visto crescere bene anche in situazioni decisamente precarie) e tanta acqua. A differenza di altre piante che temono decisamente i ristagni, il papiro ha bisogno invece di una terreno sempre impregnato di acqua. Il modo migliore per farlo vivere e sviluppare è proprio mettere il suo vaso all’interno di un recipiente normalmente pieno di acqua.

Il nostro consiglio è quello di usare delle larghe ciotole, una più grande dell’altra, una dentro l’altra. Quella interna, dotata di foro di drenaggio, contiene la terra e il vaso, quella esterna, senza foro di drenaggio, contiene solo acqua.

Il papiro, una volta trovata la sua posizione (come tutte le piante), si sviluppa con eccezionale bellezza e una discreta velocità riempiendo facilmente un angolo della casa con i suoi ciuffi verdi ai cui vertici, in questo periodo, spuntano delle infiorescenze piumose caratteristiche.
Non è facilissimo trovarlo –una volta era più diffuso– e non è nemmeno a buon mercato, ma vale la pena prendere in considerazione questa pianta se vogliamo avere in casa un angolo di verde senza alcuna preoccupazione.