Questo non è certo il periodo di piantare alberi di alcun tipo, ma l’abbondanza di frutta sul mercato ci può giustamente far venir voglia di avere almeno una pianta da frutto in giardino.

Pensiamo d’altronde alla bellezza di un melo, di un pesco, di un ciliegio in fiore; coltivare piante da frutto non è solo una questione di gola, ma anche la voglia di avere in giardino o sul terrazzo una pianta un po’ speciale.

Qualcuno è spaventato dall’idea della potatura, ma questa è riservata ad alcune piante e non è niente che non si possa imparare. Il ciliegio, ad esempio, non ha bisogno di potature; il kiwi si taglia come un qualsiasi rampicante, il fico non si tocca. Il melo e il pero sono complicati, è vero, ma solo se vogliamo produrre frutta bella oltre che gustosa.

Se ci venisse l’idea di piantare un albero da frutto, dobbiamo per prima cosa dimenticare la frutta che acquistiamo di solito. Essa appartiene per lo più a varietà coltivate proprio per la grande distribuzione. Nulla a che vedere con le specie nostrane, che invece dobbiamo cercare e coltivare. In Italia abbiamo una ricchezza di varietà che non ha uguali: ogni provincia vanta una varietà di pera, di susina, di pesca, magari meno belle a vedersi, ma dal gusto unico.

E sono le specie che dobbiamo cercare perché le varietà nostrane sono quelle che si sono abituate a vivere proprio con il nostro clima, quelle che risultano più resistenti ai parassiti della nostra zona, quelle che produrranno di più chiedendoci meno lavoro e meno “chimici”.
Cerchiamo nella nostra zona un vivaio specializzato, ormai ne stanno sorgendo da tutte le parti, con piante nostrane e avremo non solo delle piante belle e robuste, ma frutti gustosi e dal profumo inconfondibile di una volta.