Generalmente tutte le piante hanno la capacità di resistere a punte di freddo molto elevate; poche però resistono al gelo prolungato.

Tutto dipende dalla quantità di acqua contenuta nei fusti e dalla composizione della linfa (che in alcuni casi contiene un vero antigelo, come nelle conifere, ma anche in molte cactacee che devono resistere al gelo della notte nel deserto).

I pelargoni ad esempio, hanno al loro interno unalta percentuale di acqua: se la temperatura è tale da farla gelare, i fusti muoiono perché si spezzano le membrane cellulari delle cellule che li compongono.

A livello radicale il gelo comporta un arresto dell’attività di scambio chimico che avviene con il terreno e anche questo porta a veloce morte l’intera pianta. È evidente come le piante in vaso siano più sensibili al gelo, dal momento che la limitata massa di terra può facilmente gelare.

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Per salvaguardare le piante più delicate dal freddo invernale, oltre a proteggere la parte aerea, dobbiamo coibentare il vaso vero e proprio.

Se questo è molto grande (ad esempio una fioriera da 80 cm alta 40 o 50 cm) è sufficiente coprire di foglie secche o corteccia la superficie per proteggere la terra.