Abbiamo già detto come la cosa più importante a cui badare nella coltivazione delle bulbose sia la qualità del terreno. Se lo abbiamo lavorato e alleggerito, possiamo senza dubbio passare alla piantagione vera e propria.

Esiste un attrezzo per questo che si chiama piantabulbi. La sua caratteristica è quella di forare il terreno prelevando una carota di terra grande quanto il bulbo; il vantaggio rispetto alla tradizionale paletta sta nel fatto che il piantabulbi non comprime il terreno e il bulbo avrà quindi attorno a sé un terreno morbido in cui espandere le sue radici.

  

Qualunque attrezzo decidiamo di usare, pratichiamo un foro e mettiamo il bulbo sul fondo con la punta rivolta in alto. La profondità? Il foro deve essere tre volte l’altezza del bulbo (circa). Sulle confezioni dei bulbi è indicata sempre la profondità e la distanza minima e massima a cui lasciare i bulbi tra loro. Prevediamo la distanza massima per un effetto “normale”, mettiamoli più vicini se vogliamo creare una massa compatta di colore. Raramente si usano le bulbose su una sola fila perché sono piante dal fogliame esile e compatto: meglio prevedere quindi di disporre i bulbi su più file, sfalsate tra loro. Per maggiore precisione usiamo la paletta o il piantabulbi come unità di misura. Tulipani, narcisi e in genere tutte le bulbose a stelo lungo amano essere messe a distanze regolari, geometricamente ordinate.

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Dopo aver appoggiato il bulbo sul fondo del buco ricopriamolo con la terra (con il piantabulbi basta rilasciare quella che l’attrezzo ha prelevato per fare il buco), premiamo ma appena quanto basta ad assestare il terreno e, se non è prevista pioggia nelle ventiquattr’ore successive, annaffiamo un poco.

Da questo momento non dobbiamo più fare nulla. L’inverno è normalmente sufficientemente umido da mantenere il terreno umido quanto basta. Bagneremo solo se vedremo il terreno seccarsi in superficie (in caso di vento prolungato ad esempio).
All’inizio della primavera vedremo spuntare dal terreno dei germogli; da questo momento seguiremo la crescita delle nostre bulbose con annaffiature via via crescenti. Passata la fioritura faremo l’opposto: ridurremo le annaffiature e attenderemo che le foglie siano completamente secche prima di togliere i bulbi dal terreno (se vogliamo piantarvi altre cose) e conservarli.