Valentino fu un vescovo romano, decapitato il 14 febbraio 273 d.C all’età di 97 anni, venerato come santo dalla chiesa cattolica, da quella ortodossa e anglicana. A lui, tra le diverse leggende, si deve il matrimonio, fortemente osteggiato dalle famiglie, tra la cristiana Serapia e il centurione romano Sabino all’insegna del “prima viene l’amore e poi tutto il resto”.

San Valentino è oggi festeggiato come santo degli innamorati in tutto il mondo.

E a San Valentino il fiore più regalato è la rosa che già nella mitologia antica era il fiore sacro a Venere, dea dell’Amore. Ma c’è rosa e rosa. Il bocciolo chiuso simboleggia la castità, mentre il fiore aperto indica l’esuberanza giovanile. Anche il colore aggiunge al significato originario di amore e passione, tipico della rosa rossa, qualcosa in più.

La rosa gialla indica gelosia, quella arancione fascino; la rosa bianca si regala per indicare devozione perenne, mentre quella rosa incarna più il concetto di tenerezza, ammirazione. La rosa bianca vuol dire “davanti a te sono senza parole” e quella variegata indica la sensazione o la paura di essere traditi. Ovviamente si possono mescolare i colori per indicare con percentuali diverse questa o quell’altra sfumatura, coniugando e rafforzando più significati.

E non vogliamo parlare del loro numero? Le rose si regalano sempre in numero dispari. Il numero pari indica pigrizia emotiva, mentre il numero dispari è qualcosa di ricercato, voluto. Il numero dovrebbe esso stesso indicare qualcosa di preciso, avere un riferimento (una data, un riferimento al rapporto, un numero in comune, etc.). È ammessa la dozzina e la cinquantina (con relativi multipli) solo in termini di quantità, ma non è così scontato che chi le riceva apprezzi la quantità più della qualità (nel senso di numero ricercato, studiato e voluto).

E se si volesse festeggiare il quarto o il sesto San Valentino in comune? Semplice: si compongono due mazzi, entrambi dispari, ad esempio tre rose rosse e una rosa a parte di colore bianco o giallo.

Buon San Valentino a tutti.