Uno dei rampicanti più vigorosi e apprezzati è certamente la clematide (chiamata anche con il nome latino Clematis).

Non solo fiorisce ininterrottamente tra maggio e ottobre con larghi fiori, talvolta profumati, ma resiste senza problemi al freddo invernale più intenso, tornando a produrre nuovi getti fioriferi anno dopo anno.

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Esistono molte varietà di clematide, ma se vogliamo andare a colpo sicuro, scegliamo la varietà Armandii che agli splendidi colori unisce anche un piacevole profumo.
Ama un’esposizione soleggiata, almeno per qualche ora al giorno (altrimenti fiorisce meno), ma avere la base sempre in ombra. A noi basta piantarle vicino delle piante annuali o dell’edera che evitino che il sole colpisca il “piede” della pianta.

Possiamo coltivare la clematide in giardino per ricoprire una pergola o un muretto (ci basterà tirare dei fili su cui farla arrampicare), ma anche in vaso, perché ha veramente poche esigenze. Il vaso ideale è un 30 x 30 cm, profondo altrettanto, riempito con terriccio ordinario, arricchito con un fertilizzante granulare a lenta cessione.
E per farla fiorire, niente di meglio delle uova, o meglio dei gusci. Laviamo bene due gusci e tritiamoli sommariamente prima di spargerli intorno al fusto della pianta: il calcare liberato nel terreno induce la pianta a produrre più fiori.