Una piantina che possiamo facilmente trovare in questi giorni nei vivai e nei garden center è la Kalanchoe i cui fiori gialli, bianchi, rossi o rosa (in tutte le sfumature) possono abbellire la casa o i davanzali delle finestre. È una piantina non più alta di venti centimetri con le foglie carnose, spesse, di un bel verde lucido. Si definisce succulenta perché imparentata in qualche modo con le piante grasse; come quest’ultime tende a raccogliere l’acqua per farne scorta, nelle proprie foglie. La sua origine, l’Arabia Saudita, lo Yemen, l’America tropicale ha fatto sì che si evolvesse con questa caratteristica proprio per sopperire ai lunghi periodi di assenza di precipitazioni.

Kalanchoe-01

Delle 125 specie appartenenti a questo genere, quella che normalmente possiamo coltivare con estrema facilità è Kalanchoe blossfeldiana che fiorisce tendenzialmente in questo periodo ma che può proseguire la sua fioritura fino all’estate inoltrata, secondo il clima.

Ha solo una richiesta per poter crescere bene: la luce. Dobbiamo metterla dove possa ricevere facilmente la luce, anche indiretta o filtrata. Perfetta per i davanzali delle finestre esposte a Est o Ovest, va bagnata poco, lasciando sempre asciugare il terreno prima di bagnarla di nuovo.

Tra le sue prerogative accertate ce n’è una particolarmente curiosa: ha infatti la capacità di assorbire il cosiddetto elettrosmog, ovvero l’inquinamento prodotto dall’emissione elettromagnetica di computer, televisori, apparecchi radio. Inutile dire che dovrebbe essere sempre presente negli uffici, ma anche nelle nostre case, magari nella cameretta dei bambini o dove il computer è acceso a lungo.

Kalanchoe-02