Si sarebbe tentati, con l’incalzare dell’autunno di riportare in casa le piante grasse che abbiamo lasciato per qualche mese all’aperto, in terrazzo o magari in giardino.

Non dobbiamo avere alcuna fretta perché le piante grasse provengono da regioni dove le escursioni termiche (tra il giorno e la notte) sono molto elevate e non soffrono affatto per il freddo. In compenso, restando all’esterno, possono godere di tutta la luce di cui hanno bisogno e che alle nostre latitudini può essere un po’ scarsina.

In casa poi la luminosità è per forza di cosa insufficiente. Per cui rimandiamo il più possibile il loro spostamento (novembre, dopo le prime brinate).

 

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Le piante grasse temono solo la combinazione di umidità e gelo, una combinazione che si verifica se le piante sono all’aperto, esposte alle intemperie e in regioni con inverni molto freddi. Per evitare questa combinazione ci basterebbe mettere le piante al riparo di una tettoia, sotto l’androne o sotto… un altro terrazzo e coprirle con del del tessuto non tessuto.
Se proprio vogliamo metterle in interno, cerchiamo almeno un locale fresco, non riscaldato, ma luminoso: vanno bene le scale del condominio, l’ingresso di casa, la cantina se dotata di una bocca di lupo.

piante grasse
È importante che le piante grasse “sentano” il freddo invernale. Solo così potranno accorgersi del cambiamento di temperatura in primavera e, di conseguenza, fiorire.
Possiamo anche ricoverarle in una serretta insieme ai gerani, ma facciamo attenzione che al suo interno l’umidità non sia eccessiva. Alla mal parata (ma questo serve anche ai gerani e alle altre piante ricoverate nella serretta) spruzziamo un fungicida che le protegga dai possibili attacchi fungini.