Il periodo è propizio per raccoglier i semi delle nostre piante più belle, ma anche di quelle del vicino o che crescono nel prato.

Procuriamoci per questo dei sacchettini di carta (sono i più pratici); escludiamo sicuramente quelli di plastica che non fanno respirare i semi e li inducono a marcire in breve tempo. Sui sacchetti di carta potremo inoltre scrivere facilmente il nome della pianta a cui abbiamo “rubato” i semi: ci servirà da promemoria al momento giusto.

Possiamo concentrare la nostra raccolta sulle piccole piante da fiore con cui ornare giardini e terrazzi, ma possiamo estendere la nostra raccolta anche alle piante dell’orto. Pomodori, melanzane, peperoni possono essere riseminati con grande successo e un notevole risparmio. Le piantine ottenute dai semi delle nostre piante sono in qualche modo già predisposti al nostro clima e al nostro terreno e hanno perciò una marcia in più rispetto a qualsiasi altra pianta acquistata in vivaio.

I semi secchi (pensiamo a quelli della Bella di notte ad esempio), possono essere conservati nelle bustine di carta così come sono. Quelli estratti dal pomodoro o dalla zucca invece, sono umidi e vanno prima lasciati asciugare per qualche giorno all’aperto, posandoli su un foglio di carta.

Non mettiamoli al sole per velocizzare l’operazione: ci basterà smuoverli di tanto in tanto. Quando saranno ben asciutti li conserveremo in sacchetti di carta in casa: a febbraio avremo a disposizione semi per riempire qualsiasi orto e giardino.