Man mano che il terrazzo si svuota si presenta il solito problema di cosa fare della terra presente nei vasi, o meglio ci si pone la domanda: “Possibile che si debba buttare?”. In effetti, la terra dei vasi risulta a fine stagione decisamente sfruttata, povera e ben diversa da quella che avevamo acquistato in primavera. Molti rimandano il problema al momento di rinvasare nuove piante l’anno prossimo, ma questo sarebbe il periodo ideale per occuparsene.

Nei vasi non avviene la rigenerazione della terra che invece avviene in giardino o nell’orto. Non c’è lo spazio sufficiente e il materiale utile perché questo avvenga. Possiamo comunque fare qualcosa per evitare di gettarla completamente. Una delle pratiche consigliate, ad esempio, consiste nel raccogliere tutta la terra dei vasi in un sacco dell’immondizia (meglio se doppio) oppure in un grosso vaso vuoto.

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Aggiungiamo quante più foglie secche possibile considerando che la loro massa si ridurrà della metà in meno di una settimana; aggiungiamo anche gli scarti più teneri della verdura e della frutta (una banana troppo matura, i gambi del prezzemolo, le bucce delle patate) e una palata di terra raccolta nell’orto. Bagniamo e chiudiamo il sacco (o il vaso con della pellicola).

Ora non ci resta che attendere. L’ideale sarebbe, muovere il sacco o rigirare la terra nel vaso una volta al mese. In questo modo non abbiamo fatto altro che aggiungere materia vegetale al terreno impoverito, una sorta di compostaggio molto in piccolo. In primavera quello che avremo ottenuto sarà una terra ricca di nutrienti naturali: ci basterà aggiungere del letame pellettato, o del concime granula organo-minerale per ottenere un buon substrato per la coltivazione di qualsiasi pianta.


Fusto, il contenitore di Bama in cui realizzare il compostaggio.

Fusto, il contenitore di Bama in cui realizzare il compostaggio.