La tradizione vuole che si deve a Lorenzo deMedici e al suo desiderio di avere delle piante di arance e limoni nei suoi giardini in Toscana, la nascita del vaso come oggi lo conosciamo.

Prima di allora le piante venivano tuttal più trasportate in otri, ma nessuno aveva ancora pensato a un contenitoreche potesse stabilmente contenere una pianta.

Lintuizione di qualche giardiniere dellepoca invece fece sì che si cominciassero a costruire i primi vasi in terracotta, grandi e preziosamente decorati, ideali per coltivare appunto gli agrumi che, in estate possono a ragione decorare ville e giardini anche in Toscana, ma che in inverno devono poter essere protetti dal clima per niente favorevole.

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Il vaso permetteva così di mettere le piante dove meglio era richiesto dal buon gusto dellepoca, per adornare ingressi e viali, facendo di un qualsiasi giardino qualcosa di assolutamente spettacolare.

Con i primi freddi i vasi e le preziose piante venivano poi spostate in serra. Venero create anche delle serre particolari, riscaldabili, le cosiddette limonaie che sono ancora oggi visibili in alcuni antichi giardini. Le limonaie erano provviste di una piccola stufa a legna che provvedeva a elevare la temperatura allinterno dellambiente quanto bastava per evitare che le piante soffrissero nelle giornate più fredde. Il vaso e le limonaie divennero una moda, un must diremmo oggi, di cui una vera villa patronale non poteva certo fare a meno. Qualcuno si specializzò nella produzione di vasi, sempre più grandi e raffinati, qualcuno invece si dedicò alla costruzione delle limonaie, in ferro battuto e vetro e le nuove impresesi diffusero presto in tutta Europa. Una piccola traccia del genio italiano…