Il cambio di colore delle foglie in autunno è una magia che si rinnova e che ci regala spettacoli bellissimi, giorno dopo giorno, sempre diversi e inaspettati.

È il modo incredibile con cui la natura saluta la bella stagione; anche noi d’altronde terminiamo le grandi feste con i fuochi artificiali.
Ma perché le piante cambiano il colore delle loro foglie passando attraverso le mille sfumature dal giallo al rosso vivo?
Innanzitutto nella foglia sono presenti tutti i pigmenti dal verde al giallo al rosso e il colore finale, quello che vediamo in autunno, dipende dalla predominanza di qualcuno di essi.

Durante il periodo vegetativo la massiccia presenza di clorofilla (verde) copre gli altri pigmenti.
Durante l’estate, le giornate più calde provocano una naturale reazione della pianta che, per difendersi dal caldo e dall’eccessiva traspirazione delle foglie (con conseguente perdita di acqua), produce del sughero che limita l’apporto di linfa alle foglie. Questo processo prosegue fino all’ostruzione totale delle foglie, che non più alimentate, interrompono la fotosintesi.

Alla fine dell’estate, la diminuita presenza di clorofilla fa prevalere i carotenoidi (il cui pigmento è giallo-arancio – si pensi alla carota che ne è ricco) e la foglia ingiallisce. Man mano che il livello di carotenoidi diminuisce, gli antociani hanno la prevalenza su gli altri pigmenti e la foglia ha un deciso colore rosso, tanto più scuro quanto maggiore è la produzione di questi pigmenti.
Alla fine di questo processo, la foglia, senza più il sostegno della linfa, secca e cade.

Sul perché le piante investano tante energia nella produzione di antocianine (responsabili del colore rosso delle foglie) è un mistero non ancora svelato. Ci sono diverse teorie a spiegazione di questo comportamento. Secondo alcuni ricercatori questi pigmenti hanno una funzione antiossidante e aumentano la resistenza della pianta durante l’inverno. Secondo altri le foglie rosse attirano gli uccelli, facilitando il trasporto dei semi ancora presenti. Infine, c’è chi afferma che il colore rosso contribuisce ad aumentare la temperatura della pianta, preservando le parti più sensibili dal freddo.

Infine, una curiosità. È accertato che in Canada e nelle regioni americane del Nord c’è una netta prevalenza di foglie autunnali rosse, mentre in Europa il primato spetta decisamente alle foglie gialle. Secondo alcuni ricercatori, le antocianine svolgono un’azione antiparassitaria (gli afidi, ad esempio, sono maggiormente attratti dal colore giallo). Nell’evoluzione delle piante, durante l’ultima glaciazione le piante americane si sono diffuse verso Sud alla ricerca di calore portandosi anche i parassiti. In Europa la presenza di catene montuose come le Alpi avrebbe impedito ai parassiti di scendere verso Sud. Mentre dunque le piante americane si sono evolute in una costante lotta contro i parassiti e quindi con una superiore produzione di antocianine, le piante europee “risparmiano” le energie limitando questa produzione.