Tanto tempo a disposizione… L’Italia è chiusa e noi siamo costretti a rimanere in casa. È curioso considerare come normalmente, l’idea di stare a casa è pensata come una festa. Lo pensiamo al mattino quando suona la sveglia, quando entriamo in ufficio e vediamo un faccia antipatica con cui dovremo andare d’accordo; quando siamo costretti a una riunione e ci piacerebbe invece esser sul nostro terrazzo a bere una bibita…

Ma visto che è imposto, non ci piace più. Forse perché ci vediamo costretti (e qui parla soprattutto agli ometti) a fare tutte quelle cose che abbiamo detto che ci piacerebbe fare se solo avessimo il tempo.
Praticamente inchiodati sulle proprie responsabilità…
Ma noi siamo positivi e allora non ci resta che inventarci delle cose per passare il tempo, magari con i nostri figli.
Ad esempio, approfittiamone per seminare di tutto.

Abbiamo senz’altro dei limoni, dei mandarini, delle arance in casa. Non buttiamo via i semi, ma mettiamoli da parte, laviamoli e lasciamoli a mollo per una notte nella camomilla (serve ad ammorbidire il tegumento esterno e facilitare la germinazione).

Prendiamo una vaschetta di plastica, di quelle in cui il supermercato ci vende la verdura e mettiamo sul fondo due-tre fogli di carta da cucina piegata. Inumidiamola con lo spruzzatore in modo uniforme, senza infradicirla.

Appoggiamovi sopra i semi, distanziandoli un poco e copriamoli con un altro foglio di carta. Inumidiamo ancora e copriamo con la pellicola per alimenti.

Mettiamo la nostra vaschetta sul davanzale, magari sopra il calorifero; se vediamo la pellicola appannarsi, buchiamola in due-tre punti.

Dopo circa una settimana controlliamo i nostri semi; se non è successo nulla ricopriamo tutto con la pellicola e attendiamo. Generalmente entro dieci giorni i semi presenteranno un germoglio. Togliamoli con delicatezza (magari usando delle pinzette) e mettiamoli da parte.

Prendiamo la nostra vaschetta di plastica e riempiamola con un po’ di terra (forse abbiamo un avanzo di un sacchetto o forse ci basterà raccoglierla da un prato vicino – in tal caso ripuliamola bene da foglie e radici).
Appoggiamo sul terreno i nostri semi germinati (il germoglio va sul fianco, come lo abbiamo trovato) premendo appena per farli entrare un poco nel terreno, senza coprirli.

Rimettiamo la pellicola per alimenti e guardiamo: giorno dopo giorno le nostre piantine cresceranno. Quando solo spuntate le prime due foglie (che non sono foglie in realtà ma solo i dicotiledoni, quelli che permettono di attivare l’attività di fotosintesi), togliamo la pellicola e lasciamo crescere le piantine finché non abbiamo quattro foglie vere.

A questo punto, con molta delicatezza, possiamo trasferire ogni piantina in un vasetto di 8-10 cm. Il clima a quel punto ci permetterà di mettere le nostre piante in esterno e sperare che si sviluppino. Se crescono e arrivano all’autunno, riportiamo le piante in casa o in una serretta perché superino l’inverno. Dalla primavera prossima potremo vederle crescere e, credetemi, saremo orgogliosi di noi stessi. E anche i nostri bambini.