Ci piacciono tanto le piantine grasse che troviamo un po’ dovunque a un euro? Possiamo collezionarle e organizzarle in un giardino in miniatura da tenere in casa. Hanno bisogno di veramente poco e con le dovute accortezze possiamo usarle per creare degli angoli originalissimi.

Usiamo per le piantine grasse una ciotola bassa e larga. Non è indispensabile avere un foro di drenaggio e relativo sottovaso, purché le bagniamo veramente solo lo stretto necessario. Mettiamo sul fondo della ciotola un leggero strato di argilla espansa: serve per trattenere l’umidità e mantenere il terreno umido quanto basta. Usiamo solo terriccio per piante grasse: è un terriccio speciale, molto sabbioso che non trattiene l’umidità e lascia respirare le radici, una condizione essenziale perché queste piante vivano e si sviluppino.

Trattandosi di piante tutte con le medesime esigenze, possiamo avvicinarle e sistemarle nella stessa ciotola senza alcun problema; unica regola è il buon gusto. Usiamo un panno per afferrarle e trapiantarle in modo da non danneggiarle, ma anche per evitare di pungerci. Una volta posizionate, possiamo decorare la superficie usando della ghiaia bianca o colorata (si trova in sacchettini nei garden center e nei negozi di belle arti), con della sabbia di fiume, con uno o più sassi particolarmente “decorativi” fino a formare una sorta di giardino esotico, molto personale, ricco di piantine (che possiamo aggiungere a piacimento in qualsiasi momento), ma che occupa poco spazio.

Con lo spruzzatore della biancheria nebulizziamo dell’acqua sull’intera superficie una volta alla settimana, un po’ di più in estate. Mettiamo la nostra ciotola in una posizione luminosa, non direttamente colpita dal sole e lontana dai termosifoni. Possiamo anche tenere la nostra ciotola in un locale freddo durante l’inverno (il pianerottolo delle scale, l’ingresso, una veranda non riscaldata); le piante temono il gelo prolungato ma non soffrono per il freddo, anzi, il freddo le stimola a fiorire a primavera. Se le teniamo in casa, invece, con il normale riscaldamento, regoliamoci nell’apporto di acqua in base alla temperatura. A primavera aumentiamo la frequenza delle annaffiature in modo da inumidire il terreno, ma sempre aspettando che si asciughi prima di annaffiare ancora.